Totti merita il Pallone d'Oro. Sembra addirittura pleonastico affermarlo. Non da quest'anno, ma da venti stagioni è il giocatore con la media voto più alta della serie A. Merita il Pallone d'Oro perchè è una contraddizione in termini darlo ogni volta a chi ha vestito la maglia del club che ha vinto di più in un determinato lasso di tempo. Il calcio è uno sport di squadra e oltretutto Totti nella Roma incide e ha inciso molto di più rispetto a Messi nel Barcellona e Cristiano Ronaldo nel Real Madrid.

A proposito di successi, oggi ancor di più rispetto alla Roma scudettata nel 2001 è capace di trascinare il gruppo, di avere una maggior presenza in campo. Sia fisica che di sostegno ai compagni. Totti da ragazzo si è fatto uomo e in barba ai 37 anni è capace di essere il migliore della Roma. Perchè alla tecnica e alla forma atletica associa l'applicazione tattica. Sa perfettamente dove deve essere e in che modo impostare o concludere l'azione. Non c'entra il valore del pallone, è lui ad essere d'oro, se non di platino.

Se la squadra è in difficoltà, non ha remore di accostarsi a Rudi Garcia per suggerirgli qualche cambiamento, come accaduto all'intervallo del derby. Inter-Roma poi è un momumento a Francesco. Il modo di calciare sul primo gol e la rifinitura su Strootman sul terzo è da fantascienza. Se Totti non finisse tra i 50 candidati nell'edizione 2013 sarebbe un insulto al calcio: 'Ha ancora cinque anni davanti a sè di grande carriera', ha detto scherzando ma non troppo Antonio Cassano.

Allora, andando incontro ai parametri Fifa, pensate se nel 2014 l'Italia vincesse per la seconda volta i mondiali con Totti in campo. Non ci sarebbero più dubbi e più scuse. Ma questi sono soltanto discorsi teorici. In realtà Francesco vince il trofeo tutte le volte semplicemente perchè riesce a coronare il sogno di ogni bambino: giocare per tutta la vita con la propria squadra del cuore. E se non è un record questo.