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  • Romamania:| Stek, riprenditi!

    Romamania:| Stek, riprenditi!

    Esiste un caso Stekelenburg. Far finta di niente può essere dannoso. L'olandese è nel profondo di una crisi lunga ormai un anno. Il miglior portiere del mondo nel 2010 (alla pari di Casillas e Buffon) si è trasformato in un numero uno come ce ne sono tanti, con punte di mediocrità preoccupanti. Chi ha avuto la sfortuna di osservare ieri sera Belgio-Olanda può capire queste parole di amarezza. Le immagini dei quattro gol subiti impongono una riflessione ben attenta. Una stagione di appannamento può capitare durante una carriera di successi, ma in questo contesto entra con disinvoltura anche l'aspetto atletico e quello psicologico. Stekelenburg ha avuto diversi stop negli ultimi dodici mesi (spalla, inguine...) e durante l'ultima estate non è mai riuscito ad allenarsi con regolarità.

    Oltretutto, che soffra la personalità di Lobont è acclarato (ripeto, la personalità, non si discute il valore nel ruolo): ad esempio si è fatto convincere dal romeno che esistesse un problema Tancredi, inoltre è molto pigro nell'imparare l'italiano, un peccato non da poco quando ci sono da dare disposizioni ai difensori nei momenti delicati della partita. Essere portiere della Roma, oltretutto, richiede un grande sforzo mentale: Antonioli, Pellizzoli, Doni e Curci possono raccontare molti aneddoti in proposito, e nel 2000 l'allora 18enne Marco Amelia ammise confidenzialmente tutti i timori che avrebbe avuto nel difendere i pali sotto la Curva Sud, ragione per la quale emigrò per altre sponde.

    Tornando a Stek. Lo stesso debutto con la maglia giallorossa fu da dimenticare, beffato da un colpo di testa innocuo di Dobrotka dello Slovan Bratislava. La Roma fuori dall'Europa League il 25 agosto: il primo atto di un'annata disastrosa, nella quale anche l'aspetto tattico è stato poco amico di Maarten: quante volte è stato costretto nell'uno contro uno di fronte all'avversario? Alla fine della fiera: due espulsioni e quel maledetto calcio sulla tempia di Lucio. Fabio Capello soleva dire: 'I portieri sfortunati non mi piacciono'. Stekelenburg lo è, almeno attualmente. C'è tempo per cambiare la storia, ma il bonus è già finito. E dire che era tra i tre migliori al mondo appena due anni fa. Ci sarà una maledizione a Trigoria?

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