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Romamania: squadra tosta e rognosa come vuole Mou. Chi non avrebbe firmato per il pari a Leicester?
1) C'è anche l'avversario e il Leicester sarà pure decimo in Inghilterra, ma certo non è il Bodo/Glimt e in ogni caso, la Roma è quinta in Italia, non esattamente il campionato più forte al mondo, nel quale la Juve esce col Villarreal, Porto o Lione dalla Champions e dove non si vince un titolo europeo proprio dalla Champions alzata da Mou con l'Inter. Era il 2010.
2) Mou, grazie alla genialata Zalewski – il pischello di Tivoli sta letteralmente volando – e al recupero di uno Smalling che ha ridefinito il concetto di muro difensivo, ha potuto costruire la partita che immaginava, sapendo che il vecchio alunno Rodgers avrebbe attaccato scoprendo anche un po' il fianco, ha difeso e poi cercato una via assai congeniale al gioco della squadra, quella ripartenza in cui la Roma sa essere letale. E ha funzionato.
3) Storcere il naso di fronte al pareggio di Leicester francamente mi a sorridere: avreste firmato o no per l'uno a uno, dovendo giocare in casa il ritorno?
4) Non inganni la partita con l'Inter perché è chiaro come la testa dei giocatori non potesse che essere sulla sfida di Coppa.
La Roma, pur con i suoi limiti e i suoi difetti, adesso è squadra dalla fisionomia compiuta. Tosta e rognosa come vuole Mou e con quei quid di tasso tecnico – guardate il gol che meraviglia di velocità, tecnica e fantasia – che può farti vincere le partite. E adesso c'è il ritorno, nel pienone dell'Olimpico, sognando una finale europea in un periodo della stagione nel quale, di solito e tranne rari guizzi, stiamo già lì a pensare alla prossima annata. Quindi, godiamocela.