Romamania: Spalletti, il nemico ti osserva. Mancini vuole la Roma
In tribuna, ad osservare Bologna e (soprattutto) Roma, c'era anche un volto molto noto. Una sua presenza al Dall'Ara aveva già fatto rumore nello scorso mese di febbraio, instillando qualche dubbio sulla permanenza di Vincenzo Montella - vittorioso quella sera, così come Spalletti oggi - al Milan. Roberto Mancini è lo spettatore scomodo, un nome che aleggia sulla panchina giallorossa. In attesa della decisione del mister di Certaldo, sul cui futuro non è stata ancora scritta una parola definitiva, le indiscrezioni che circolano dalle parti di Trigoria sono quelle di un Mancini che gradirebbe la possibilità di ripartire dalla Roma. Per il momento, solo una suggestione, visto che la società ha ben altre idee in testa. Ma il passato biancoceleste lascerebbe tutto sommato indifferente l'ex tecnico dell'Inter, che tornerebbe volentieri nella capitale, cambiando sponda, per rilanciarsi dopo l'ultima esperienza in nerazzurro. La base tecnica da ereditare gli piace, con molti dei componenti dello spogliatoio c'è feeling - non ultimo Totti, "invitato" a una partita a paddle proprio a margine della sfida del Dall'Ara - e da sempre viene considerato una garanzia anche in sede di mercato, un nome spendibile anche con eventuali futuri acquisti. La Roma si concentra però sul rush finale, tra il sogno dell'aggancio alla Juventus, sempre distante sei lunghezze e ora chiamata alla doppia sfida con il Barcellona che potrebbe togliere energie preziose, e l'incubo del Napoli, che all'Olimpico ha passeggiato su quella Lazio che per Nainggolan e compagni si era rivelata tremendamente indigesta. Per il futuro, lo stesso del quale Mancini vorrebbe far parte, si vedrà.