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Romamania: allo sbando, Inzaghi porta a scuola Spalletti
La Roma è rimasta a guardare. Di fronte al muro laziale, i giallorossi non hanno mai trovato un'alternativa a dribbling inutili e stucchevoli e a pseudo-pallonetti per cercare Dzeko, totalmente annientato da De Vrij e soci. Non è bastato nemmeno un rigore regalato a svegliare la Roma dal suo torpore, gli uomini di Spalletti hanno continuato a passeggiare per il campo perdendo la testa nel finale con l'espulsione di Rüdiger e De Rossi e Strootman a rischio prova tv.
Senza carattere e senza idee, la squadra giallorossa raccoglie quello che ha seminato tutto l'anno. Gli undici in campo - quasi sempre gli stessi - sono ormai allo strenuo delle forze: Nainggolan è irriconoscibile, Fazio fa più fatica del solito, Salah gira a vuoto. Chissà, magari contro la Juventus rivedremo Gerson esterno alto...
E' una Roma allo sbando quella che rischia di buttare all'aria il secondo posto e tornare nel limbo dell'insicurezza: preliminari di Champions che vogliono dire nessuna certezza sul futuro e quindi sul mercato. L'ennesima paralisi di una squadra il cui futuro è sempre più circondato dalla nebbia. "Il secondo posto è la strada verso il Paradiso", aveva detto Spalletti. Più facile che ormai la Roma finisca in Purgatorio.