Romamania:| Scusate il disturbo
Chi si aspettava una presentazione di Mr. Tom in grande stile, ne è rimasto deluso. Io per primo, lo ammetto. A Trigoria è andata in scena una conferenza stampa con il bavaglio: guai a parlare di budget e di mercato con DiBenedetto: 'Ancora non è stato raggiunto il closing, il mercato è in corso'. Impossibile discutere di giocatori e di tattica con Luis Ernique: 'Ancora non conosco nessuno, non so con quale modulo giocare'. Ne è nata, così, una mattinata molto povera di contenuti e decisamente mesta. Emozionante, invece, il momento della celebrazione dei campioni d'Italia della Primavera, con il futuro presidente in piedi ad applaudire il tecnico Alberto De Rossi. Ma far indossare le maglie della stagione prossima ai ragazzini delle giovanili, è apparsa ai più una mossa controproducente.
Hanno sfilato Pigliacelli (il portiere), Antei, Viviani, Verre e Caprari. Quest'ultimo ha indossato la maglia della Primavera con il tricolore sul petto. Ragazzi intimiditi di fronte agli obiettivi di macchine fotografiche e telecamere. La stessa espressione di DiBenedetto celava una certa perplessità. Tutt'altra risonanza, infatti, avrebbe significato vedere i protagonisti della prima squadra. Un nome su tutti, Francesco Totti. Proprio ieri le dichiarazioni del capitano hanno lasciato un po' d'amaro in bocca nei tifosi. Ha affermato di non conoscere la nuova proprietà, né di sapere con esattezza gli obiettivi di mercato, limitandosi ad un inquietante 'speriamo bene'. Sarebbe stato bello vederlo lì sul palco, stringere le mani del presidente e scambiarsi così le prime battute ufficiali. Non è accaduto.
Accanto al simbolo per eccellenza, ci sarebbe potuto essere anche Daniele De Rossi, una presenza forte per scacciare le voci di mercato: 'Daniele resta' hanno ribadito sia Sabatini sia lo Zio Tom, ma i dubbi rimangono. E infine Mirko Vucinic. Ad onor del vero, vedere il montenegrino forse sarebbe stata una richiesta troppo ardita, dal momento che soltanto da poche ore sta rientrando nell'ordine delle idee di restare nella Roma; tuttavia poteva essere utile a fornire una prova di forza verso le società interessate (come ad esempio l'Inter con Sneijder). In sostanza, tante parole, poca concretezza. Un'occasione persa. Oggi ne abbiamo avuto la certezza visiva e sonora: siamo ancora prima dell'inizio. Ha vinto la frenesia di farsi conoscere. Con maggiori argomenti da poter trattare, però, sarebbe stato meglio. Scusate il disturbo.