Romamania: Sawiris, si metta in fila
'Naguib Sawiris, patron egiziano della compagnia Orascom che acquistò negli anni scorsi da Enel la società telefonica Wind, è indagato per l'ipotesi di reato di corruzione dalla procura di Roma'. E' l'incipit di un articolo pubblicato da 'Repubblica' il 28 febbraio 2008. In pratica questa frase contiene la risposta del perchè Unicredit abbia frenato sulla proposta del magnate egiziano di acquisire la società giallorossa. 'Voglio la Roma, ma la banca all'ultimo momento mi ha detto di no', ha piagnucolato ieri durante una diretta televisiva di un canale egiziano.
Eppure Sawiris dovrebbe sapere la procedura di tali transazioni. Non può cercare di acquisire l'As Roma non seguendo un iter. E sopratutto il volersene uscire da tale situazione come una vittima non rappresenta di certo un vanto per la sua integrità morale. Unicredit ha scosso la testa ad un potenziale acquirente indagato dalla Procura di Roma. E dov'è lo scandalo? Semmai lo sarebbe stato il contrario.
Oltretutto parlando in senso stretto di affari, Sawiris ha venduto la scorsa settimana 'Wind Italia' ai russi della Vimpelcom. Da rilevare come l'azienda telefonica sopracitata conta oltre undici miliardi di euro di debiti: dati di un magnate in crisi, mentre l'interesse di Unicredit è affidare la Roma ad un affarista in ascesa. Stia buono, dunque Sawiris, si metta in fila come tutti gli altri e rispetti le regole. Se la banca, effettuate tutte le proprie valutazioni, la riterrà idoneo si potrà prendere la Roma. Ma se il buongiorno si vede dal mattino...