I soldi ci sono. E sono serviti per completare la prima fase del mercato. Sono stati acquistati Borini e Marquinho, lasciato andare Kjaer. In arrivo anche Dodò e Castan. Ora la dirigenza è impegnata nella ricerca di un esterno difensivo, un centrocampista e una ciliegina. La Roma si è nascosta, ha lavorato all'oscuro con profitto. Le gole profonde hanno contribuito a dare un brivido ai tifosi su tutte le questioni sopracitate, ma quando si è giunti al momento della consegna della penna e della carta intestata, l'obiettivo è sempre stato raggiunto.

I grandi protagonisti di questo afoso giugno sono stati i due direttori: Baldini e Sabatini, veri affaristi. E' difficile iniziare una trattativa da una cifra bassissima senza rischiare la rottura definitiva con la controparte e poi dirigere il business sempre dove si vuole. Alla fine si è speso il voluto per Borini (e se ne controlla l'intero cartellino), si è risparmiato un milione per acquistare Marquinho ed è stato riportato a casa Florenzi. A metà luglio si giungerà alla fase decisiva, magari alla ciliegina Destro. Il Lamela dello scorso anno.

Per il momento gli affari vengono congelati. E' tempo del ritiro. Una sorta di esame di riparazione per quei calciatori deludenti o non frequentanti lo scorso campionato a causa di infortuni. Burdisso, Rosi, Juan, Heinze e Josè Angel hanno la possibilità di conquistare Zeman e far risparmiare parecchi soldi alla società, pronta al colpaccio finale. Perchè quando ripartono i giochi e inizia a rotolare il pallone, decidono sempre i giocatori.