Romamania:| Rosè... Angel
Josè Angel è l'immagine di questa Roma: tanta buona volontà e poca concretezza. Una fragilità direttamente proporzionale alle difficoltà di proporre in campo i dettami del tecnico, semplicemente perchè di fronte esiste un avversario. Allora, Daniele Conti decide di appostarsi proprio davanti a lui: distante appena un paio di metri, posizionato su quella linea immaginaria capace di rovinargli il pomeriggio. Anzi, tutta la settimana. In quel momento i sensi di colpa affiorano. Il pensiero nitido, ma allo stesso tempo confuso, di quel pallone regalato al nemico pesa sulla coscienza.
Allora prova a reagire. Riprende a correre su quella fascia come sempre fatto negli ultimi sessantotto minuti. Per poi scoprire di ritrovarsi a terra e punire l'incolpevole Biondini. Il colore dei suoi capelli era già una prova di quello che stava per accadere. Rosso. O rosè. Perchè a qualcuno quel cartellino definitivo è sembrato un po' severo. Rosè Angel. Un macigno sulla sconfitta della Roma. Decisivo. Ma in negativo. Avrà il tempo di rifarsi e di costruirsi una corazza. D'altronde è il dazio da pagare per chi decide di costruire una squadra giovane, troppo: lo stadio ha capito e ci è passato sopra.
'C'è un progetto' ci dicono. Ma questo per essere portato avanti con successo, deve essere corroborato da qualche vittoria. E poco importa se la prossima avversaria si chiama Inter, reduce dai quattro schiaffi di Palermo. Occorre ripartire, magari cambiando qualcosa in ambito tattico, vedi la posizione di Osvaldo. In difesa probabilmente giocherà Kjaer, un altro ragazzo dell'89, ieri in tribuna, insieme a Juan e Pizarro. Confusione.