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Romamania: se c'era una partita da perdere era proprio questa
Da Roma-Fiorentina del 7 febbraio a Roma Sassuolo del 19 marzo gli uomini di Spalletti sono impegnati in cammino che deciderà, con ogni probabilità, la stagione: 12 partite in 40 giorni. In campionato, finora, la Roma non ha mai sbagliato, vincendo a San Siro e allungando di 3 punti sul Napoli (-5) che sabato verrà in visita all'Olimpico. In Europa League Dzeko e compagni hanno stregato l'ex Madrigal imponendosi in maniera netta e convincente su una delle squadra più temute di questa competizione europea, perdendo di misura all'Olimpico in un match in cui per gli spagnoli sarebbe servita l'impresa.
A tre giorni dalla prestazione di San Siro, ci può stare una prova come quella di ieri, in cui Simone Inzaghi ha avuto l'intelligenza e la capacità di chiudere tutti gli spazi ai giallorossi neutralizzando le fonti di maggior pericolo romaniste.
Una sconfitta che brucia, ma che non pregiudica ancora nulla. Vincere in casa con 3 gol di scarto senza incassarne nessuno non è cosa facile, ma nemmeno impossibile.
Ci vorrà la migliore Roma, ma è inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta.
Si parla spesso di "ambiente romano" dove la capacità di entusiasmarsi rapidamente è compensata da un'altrettanto veloce caduta negli inferi della depressione: non deve essere questo il caso.
La Roma di Spalletti sta facendo bene, il Napoli deve essere il prossimo obiettivo eliminando nella maniera più rapida e indolore possibile le tossine del derby per ripensarci tra un mese. Un mese decisivo per le sorti giallorosse. C'è tempo e modo per ribaltare il risultato, questa squadra ce la può fare.