Redazione Calciomercato

Romamania, Ranieri ridimensiona il futuro in giallorosso: la posizione dei Friedkin
- 23
Ranieri riesce a mettere mano a una formazione iniziale probabilmente troppo rinunciataria nelle intenzioni e schiacciata dalla fisicità e dal pressing della Juventus, sempre vincitrice sulle riaggressioni e le seconde palle. Al fischio finale la sensazione oscilla tra il sollievo per aver allungato a 15 il numero di gare consecutive senza sconfitta e il rammarico per non essere riuscita ancora una volta a uscire con tre punti in tasca da uno scontro diretto.
La corsa all'Europa resta aperta, ma il treno Champions ha probabilmente lasciato la banchina e si è allontanato da Trigoria. Trigoria che, in attesa di capire chi presidierà la panchina il prossimo anno, riceve l'ennesima conferma da parte di Ranieri: l'allenatore non sarà lui. E probabilmente non sarà nemmeno un dirigente, quanto più un consulente della presidenza.
Il tecnico appare sfibrato fisicamente - e ci mancherebbe data l'età - dalla terza avventura da allenatore della Roma. Ma il dato più allarmante è che sembra molto meno convinto anche di ricoprire un ruolo dirigenziale in prima linea.
Semplicemente stanco di una vita passata nel mondo del calcio, o sfiduciato nei confronti di una presidenza che a dichiarazioni vuole fidarsi dei suoi collaboratori ma che nei fatti segue sempre e solo la direzione che ritiene giusto seguire, spesso incappando in clamorosi svarioni?
Proprietà che tra l'altro continua la sua latitanza dall'Olimpico, forse troppo impegnata a seguire il nuovo business dell'Everton, forse troppo disinteressata al vanity asset/giocattolino rappresentato dalla Roma.
Commenti
(23)Scrivi il tuo commento
Il ruolo di consigliere del proprietario vale molto, ma infinitamente molto di più che un ruolo d...