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    Romamania: Prima occasione sfumata, chi si stupisce non conosce la Roma

    Romamania: Prima occasione sfumata, chi si stupisce non conosce la Roma

    La Roma si ferma a Cagliari. Di nuovo. La reazione d'orgoglio, la dimostrazione di forza, la voglia di lasciarsi alle spalle lo scivolone di Champions non ci sono state. La Roma si è dimostrata la solita squadra fragile, incapace di mettere in cassaforte una vittoria ampiamente alla portata. Il doppio vantaggio conquistato al Sant'Elia è lentamente sfumato garantendo alla Roma un solo punto e tanti rimpianti.

    Una storia che nella capitale è ben nota, un risultato che non stupisce nessuno. E' sempre la solita storia, una squadra senza carattere e personalità - su stessa ammissione del tecnico a fine partita - che si lascia sballottare dagli eventi. Cosa serve per diventare solidi e vincenti, dalle parti di Trigoria, è ancora un mistero. La scenetta a fine match di Spalletti buttato per terra a prendere a pugni l'erba del Sant'Elia è l'immagine del sentimento dei tanti romanisti accomunati dalla sensazione che nulla è cambiato. E probabilmente nulla cambierà.

    Parlare di stagione fallita già a fine agosto è ovviamente prematuro e pretestuoso, ma se il buongiorno si vede dal mattino, l'annata che si trovano di fronte i tifosi sarà amara di soddisfazioni. Parlare di scudetto è una presa in giro, pensare a un successo in Europa sembra una chimera. La Roma ha ritrovato se stessa, quella versione pallida e inadatta alla vittoria, figlia del vorrei ma non posso. Il pareggio di Cagliari è il primo punto di quell'elenco di partite che a fine anno servirà a fare la conta di quanti punti si sono persi per strada per questo o quel motivo. Questa è la Roma. 

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