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    Romamania: Pinzolo, terra di rinascita per Dzeko

    Romamania: Pinzolo, terra di rinascita per Dzeko

    Che non sarebbe stato il ritiro dei grandi colpi era ampiamente previsto. A Pinzolo, la Roma di Spalletti ha provato a mettere nelle gambe ore di lavoro preziose in vista dei preliminari di Champions League, ma senza poter contare su colpi eclatanti. Mario Rui ha sostituito Digne, volato a Barcellona con un breve transito a Parigi; Alisson ha iniziato a farsi apprezzare ma dovrà quasi certamente vedersela con il rientrante Szczesny; Gerson ha mostrato le sue doti tecniche ma è ancora ampiamente fuori forma; Juan Jesus si è aggregato solamente per le ultime ore del ritiro.
    Davanti ai tifosi accorsi nella Val Rendena, a brillare sono stati quindi i "vecchi". L'attesa più grande era per Strootman, il cui infortunio è ormai alle spalle: l'olandese è pronto a prendere per mano la nuova Roma, con la leadership in campo e le frecciatine lanciate a Pjanic fuori. Ma la "star" inattesa ha il nome di Edin Dzeko. L'uomo che lo scorso anno venne accolto come il centravanti del destino si presentava in ritiro dopo neanche un anno come l'ultimo degli attaccanti, davanti a un pubblico rimasto scottato dalla prima, tragica stagione del bosniaco. Senza aspettative, Dzeko ha messo in mostra la parte migliore di sé, lavorando senza sosta agli ordini di Spalletti. Vuole riprendersi la Roma, far dimenticare le imprecisioni del suo primo anno e tornare a segnare, convincendo il tecnico a rinunciare al "falso centravanti" per utilizzare quello vero, con il numero 9 sulle spalle. Aspettando i rinforzi, i tifosi della Roma provano a sperare nella rinascita del bosniaco.

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