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    Romamania: paura e orgoglio, ma manca un leader

    Romamania: paura e orgoglio, ma manca un leader

    • Valerio Nasetti
    Ancora una volta la Roma è stata attanagliata dalla paura, quel sentimento che blocca e rende inevitabilmente passivi. Dopo la partita giocata contro la Juventus, i giallorossi si confermano su un livello intermedio, proseguono il percorso di crescita, ma non lo hanno concluso. La mancanza di alcuni uomini leader come Maicon e Strootman per lunghi tratti della stagione non ha facilitato il raggiungimento delle ambizioni proclamate in estate.

    Positiva la reazione. Sotto di un uomo e di un gol, la Roma non poteva aver più paura di niente. E negli ultimi venti minuti è tornata la squadra di un anno fa anche se con molti interpreti nuovi. E' la conferma della mano di Rudi Garcia, da tanti eccessivamente criticato negli ultimi mesi. All'allenatore francese è stata contestata anche la gestione degli uomini a disposizione contro i bianconeri, criticando in particolare il mancato utilizzo di Nainggolan dall'inizio.

    Eppure la scelta di contenere la Juventus nel primo tempo ha funzionato
    , semmai è mancato il raccordo tra centrocampo e attacco sopratutto per via di un Pjanic poco ispirato. L'ingresso del belga insieme a Florenzi e ad Iturbe è stato effettuato nel momento più indicato, nel quale si doveva giocare una partita ultraoffensiva contro un avversario che presumibilmente si sarebbe soltanto difeso. Scelta premiata con il gol di Keita. Il secondo posto alla fine non è poi così male. E l'Europa League diventa sempre più intrigante. Ad maiora.
     

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