James Pallotta è un grande presidente. Al di là degli investimenti, dei progetti, delle iniziative che hanno coinvolto il club in questi ultimi due anni. E' un grande presidente, perchè seppur lontano, lontanissimo per la maggior parte del tempo, fa sentire la vicinanza e la propria personalità nei momenti che contano. La chiacchierata con Benatia di ieri sera è stata, nella peggiore delle ipotesi, utile a sdrammatizzare una situazione che stava diventando pesante. Chiaramente non possiamo giurare sulla permanenza di Benatia, perchè le vie del mercato sono infinite, di sicuro oggi il calciatore è più sereno e tra pochi giorni si potrà mettere la parola fine su questa telenovela. Sorrisi, baci e abbracci sinonimi di un'armonia ritrovata dopo due mesi di battibecchi tra le parti. Ma per una grana vicina a risolversi, ne è scoppiata poche ore fa un'altra, destinata a far discutere nei prossimi giorni: quella legata a Gervinho. SItuazioni simili (entrambi vogliono un adeguamento contrattuale migliore rispetto a quello prospettato dalla società), ma con una enorme differenza. Il marocchino ha mercato, l'ivoriano no. Uno stato dell'arte che rende ancor più forte la posizione della Roma, proprietaria del cartellino dei giocatori. Sanare definitivamente entrambe le fratture, sarebbe la dimostrazione più lampante della solidità acquisita da parte di questa gestione. Pallotta potrebbe essere chiamato ancora una volta a reciptare la parte del domatore: il primo ciak gli è riuscito bene...