Non c'è niente da fare. La Roma è proprio incapace di vincere senza far parlare di altro. I giallorossi superano l'Atalanta e accedono ai quarti di finale di Coppa Italia, ma la festa è rovinata da Osvaldo, autore di una gomitata incomprensibile a Matheu nel secondo tempo, sul punteggio di 3-0. Quando tutti, avversari compresi, aspettano soltanto il fischio finale dell'arbitro.

Il rosso di Osvaldo non ha lasciato tracce ieri sera né ne lascerà in campionato, però rende estremamente più difficoltoso il percorso in Coppa Italia. Se il giudice sportivo sarà clemente gli darà due giornate di squalifica, e in questo caso tornerebbe a disposizione eventualmente per la semifinale di ritorno. Di sicuro, nei quarti di finale contro Udinese o Fiorentina, la Roma dovrà far a meno sia di Lamela che di Osvaldo. Anche El Coco paga una scorrettezza, una caduta di nervi e di stile su Chiellini.

La scarsa disciplina all'interno della Roma è una questione che inizia dopo le dimissioni di Spalletti, il tecnico dei giusti comportamenti. Era in panchina quando De Rossi si auto-annullò un gol per fallo di mano sull'1-0 contro il Messina, e per questo la Fifa riconobbe al centrocampista il premio fair play. Dopo le dimissioni del tecnico toscano, la Roma è implosa.

Qualche anno fa le gomitate e i falli di reazione erano tutte ad appannaggio dei due capitani Totti e De Rossi. Poi si è scelta la linea argentina per dare un surplus di grinta e determinazione, ma ora ci ritroviamo a commentare anche i gesti sconsiderati di Lamela e Osvaldo, ad un anno di distanza. Per Zeman è colpa del difensore che lo marcava. Ragionamento bizzarro, ma ascolteremo con attenzione le sue dichiarazioni in merito quando il rosso sarà sventolato in faccia ad un componente dell'altra squadra.