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    Romamania:| Ora, la rivoluzione!

    Romamania:| Ora, la rivoluzione!

     Uno spiraglio. Dopo tre settimane d'inferno la Roma torna a sorridere con Montella. A Bologna si è vista una squadra concentrata. Partita accorta, una vittoria arrivata con il minimo sforzo. Ha giocato alta, stretta e raccolta in trenta metri, come predicava l'anno scorso Claudio Ranieri, ed ha riproposto alcuni schemi offensivi basilari di Luciano Spalletti: il lancio da parte dei due mediani verso gli esterni, gli inserimenti del trequartista e la salita del centravanti ad accorciare il campo.

    La vittoria al Dall'Ara però non deve cambiare i giudizi di una stagione fin qui fallimentare: la Roma è sesta, lontana sei punti dalla zona Champions.  Ha buttato via un campionato con la complicità di tutti: ad iniziare dalla società, rea di non aver mandato via prima l'allenatore nonostante le perplessità rivendicate dalla squadra; per poi proseguire con Ranieri, colpevole di non aver aperto un dialogo con i giocatori e finire proprio con quest'ultimi responsabili di atti di ostruzionismo non idonei a dei professionisti.

    Il caso più clamoroso è quello di Pizarro, ieri nuovamente in campo dopo tre mesi. Il suo ginocchio non sta benissimo, ma è ormai chiaro che il motivo principale della sua prolungata assenza non era dipeso dalle proprie condizioni fisiche. Tuttavia, non devono sfuggire alla nostra mente anche tanti altri precedenti di giocatori che si sono tirati indietro il giorno prima di una partita o addirittura a qualche minuto dal fischio d'inizio. Questi dovranno dare delle spiegazioni ai tifosi già domenica prossima a margine della sfida contro il Parma.

    Per quanto riguarda l'aspetto societario, è auspicabile che i nuovi proprietari attuino una profonda rivoluzione della rosa attuale: la Roma ha l'età media più alta della serie A (29,8) ed è rappresentata per la maggior parte dal gruppo costruito da Spalletti nel lontano 2005, che ha vissuto la delusione di due scudetti persi sul filo di lana. Ranieri già l'anno scorso ha dato l'ultimo colpo di coda. Adesso è ora di voltare pagina. Definitivamente.

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