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  • ETTORE FERRARI
    Romamania: Mourinho su Dzeko, la decisione dovrebbe essere ovvia. Prima c'è il derby: da non sbagliare

    Romamania: Mourinho su Dzeko, la decisione dovrebbe essere ovvia. Prima c'è il derby: da non sbagliare

    • Paolo Franci
    C'è rimasto soltanto il derby. Una sola partita 'vera' per dire addio alla Roma dopo una gran brutta stagione, pur con il guizzo in Europa League chiuso assai maluccio. Si dice che i numeri alla fine non dicano tutto e io sono il primo a sostenerlo – soprattutto quando si trasforma il talento in statistica – ma è anche vero che il 7° posto in classifica da difendere dall'assalto del Sassuolo con 56 gol subiti (107 in due stagioni) e, soprattutto, quella miseria di 4 pareggi raccolti in 11 scontri diretti, rappresentino una sentenza di Cassazione sul lavoro di Paulo Fonseca, pur con le attenuanti del caso. Vero, questo è ormai l'amaro passato, che si fonde nel presente di una partita da non sbagliare. Nell'approccio, nella voglia di chiudere con un sorriso ampio una stagione molto amara. Poi partirà la ricostruzione della squadra secondo le idee di Mourinho. 

    Con la Lazio non ci si gioca nulla dal punto di vista della classifica - O meglio, ci si gioca l'Europa di scorta dell'Europa di scorta – e anche loro non è che abbiano tutti questi obiettivi ormai, però è anche vero che non si potrà approcciare a questa partita con amnesie come quelle di Milano ed errori visti fino allo sfinimento in questa maledetta stagione. 

    Nel frattempo però, si parla tanto – logico – di come sarà la Roma di Mou. Sono uscite decine e decine di nomi che a metterli insieme si fa un campionato intero. La suggestione da Mourinho ha travolto la Roma giallorossa. Sono nati stornelli sulle note di grandi successi internazionali e non, c'è la sua immagine un po' ovunque, dai muri della città alle decine di meme che martellano social e gruppi whatsapp dal giorno dell'annuncio. Nel dibattito sul mercato, uno dei 'trend topic' da social ma anche da bar è Edin Dzeko. Cosa farà Mou? L'idea è che ad uno così Mourinho non dovrebbe rinunciare. Poi, certo, ci sono le dinamiche societarie. Dzeko è però simbolo e leader di una Roma che sul piano della personalità dovrà lavorare parecchio. Un aspetto che dovrebbe spingere verso la decisione più ovvia. Anche se nel calcio l'ovvio può diventare inaspettato.

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