Romamania: Mourinho gli dà del perdente, a Cassano importa solo non averle prese da Livaja. Contento lui...
E così, all'attacco frontale di Cassano sul gioco di Mourinho sulla Bobo tv – parentesi: ho un debole per Bobo Vieri e ho provato a vederla, giuro, almeno un paio di volte, ma quella caciara sghignazzante proprio non fa per me – con simpatici colpi di fioretto tipo quello sul derby: “L’allenatore della Lazio ama il calcio e il suo mestiere, mentre all’altro non frega un c... del calcio. Vince, cambia ed è furbo, qualcuno lo porta come se fosse chissà chi, ma Sarri gioca un calcio meraviglioso, mentre il suo è zero. Poi c’è chi va a vedere il palmares, ma non ci facciamo fregare perché uno sa lavorare, parlare e comunicare di calcio, Mourinho è solo cinema”. E non era il primo affettuoso pensiero di Antonio per Josè.
Alla fine, la risposta è arrivata, bellissima per chi ama i duelli polemici: “Cassano ha giocato nella Roma, nell'Inter e nel Real: a Madrid è ricordato per la sua giacca, con la Roma ha vinto una Supercoppa senza giocare, nell'Inter non ha vinto nemmeno la coppa di Lombardia. Ogni tanto nella vita, se provi sempre a giocare a bowling, trovi un Marko Livaja e ti diverti meno...”. E che c'entra Livaja? beh pare che in uno scontro in allenamento il caro, vecchio Marko, abbia maltrattato un bel po' il povero Antonio ai tempi in cui lui e Marko erano alla Pinetina. In questa meravigliosa disfida pasquale, è entrata anche Iris, la moglie di Livaja che ha commentato sui social il controtackle di Mou con emoticons eloquenti: risate e applausi a Mourinho.
A questo punto, Antonio ha replicato in uno sgangherato post social, in cui il suo unico pensiero è stato quello di ripetere ossessivamente come lui, no no, non le abbia prese da Livaja. Detto che proprio quel ripeterlo fa malignamente pensare che non sia andata come dice Antonio, mi preme sottolineare un aspetto. E cioè che Cassano si sia preoccupato solo di quello, di convincere la gente di non averle prese da Livaja. Nessun accenno al fatto di essere stato preso in giro da Mou per non aver vinto neanche la Coppa di Lombardia. Un modo per dargli del perdente, chiaro.
Io continuo a pensare che uno sportivo, in generale, debba essere sensibile all'argomento vincente-perdente per sua stessa natura. Cioè se hai fatto sport ai massimi livelli e ti sfottono sull'argomento 'tituli', è lì che la lingua dovrebbe battere e quello è il dente che dovrebbe far male. E invece no. Quel che conta per Cassano, è convincere tutti noi che da quella (presunta) rissetta da bar non sia uscito spennato come un pollastro qualunque. Contento lui.