Romamania:| Mitraglia a salve
Roma è nervosa. Strano, dopo una vittoria. Innanzi alla più bella prestazione della stagione. Alterata, perchè non permette mancanza di rispetto. Il lassismo. La superficialità nel lavoro altrui. Defraudata di una gioia, di un'emozione, la più intensa della serata. Oggi, mi sembra che il tempo si sia fermato... lì. Roma Capoccia, der monno infame.
L'istantanea è nitida. Osvaldo nuota nell'aria a mezzo metro d'altezza e ruota il destro fino all'impatto con la sfera. Perfetto. Julio Sergio guarda e si arrende. La rete si gonfia. Allo stadio qualcuno piange. L'Italo-argentino inizia la mitraglia. A salve. Il pianto diventa incredulità. C'è una bandiera giallorossa di troppo a sventolare nel cielo. Quella a scacchi di Carrer, in disaccordo sull'approvare l'estasi generale.
Certi gol, per quanto belli, non dovrebbero esser annullati. Mai. Quello di Osvaldo, oltretutto, era regolare, quanto quello di Turone di 30 anni fa e quello di Delvecchio in un derby quasi da leggenda del '99. Guardalinee, che m'hai annullato. La magia di Simba non verrà contemplata nell'almanacco del calcio. In compenso rimarrà impressa nella mente della gente e tramandata di generazione in generazione. Indelebile, immortale. Oltre l'ufficialità.