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    Romamania: mercato figlio del 'disastro Monchi'. Tifosi disillusi, servono 3 grandi acquisti

    Romamania: mercato figlio del 'disastro Monchi'. Tifosi disillusi, servono 3 grandi acquisti

    • Paolo Franci
    L'incertezza e lo scoramento si celano dietro quell'inscalfibile speranza che accarezza ogni tifoso. Però ci sono. Negli sguardi e in quelle domande sempre uguali e sempre con lo stesso tono: "Che me dice de Higuain? Arriva? E il difensore l'hanno preso?" che la gente ti fa quando ti incontra, c'è una disillusione tutta nuova.

    Aldilà di quel che dicono e scottati da feroci delusioni, la gran parte dei tifosi della Roma con cui mi capita di parlare, non sono arrabbiati, ma disillusi sì. Perchè poi come tanti ds ombra di Petrachi, vanno a guardare la lista della spesa e la tragica bancarella figlia degli errori di Monchi allora sì che c'è da preoccuparsi.

    Manca un centrale di livello, manca un esterno offensivo, manca il centravanti, visto che Dzeko è separato in casa. Al cancellone di Trigoria, invece, ci sono addirittura 11 giocatori in uscita, da Olsen a Pastore a Karsdorp, passando per Nzonzi, Bianda, Fuzato, Coric, Capradossi, Gonalons, Defrel e Schick. E valli a piazzare va. Prova a liberarti di Pastore o Nzonzi se ci riesci, senza rimetterci cifre sanguinose.

    ​Vabbè, storia nota. Chiaro però, come tutti ruoti attorno a questi 'esuberi' che però nel foglio di excel che passa sugli schermi dei pc dirigenziali, sono autentiche voragini economico finanziarie che non possono non condizionare gli acquisti.

    Però, oltre a quella disillusione che opacizza l'occhio di molti tifosi, c'è anche una scintilla che solo il pallone riesce a regalare. Quella dell' «hai visto mai?» o del «non succede ma se succede...», già amaramente (alla fine, solo alla fine dannazione) assaggiata nel 2010 con la sbalorditiva cavalcata di Claudio Ranieri. Ecco, sì, il pallone a volte sa rotolare verso confini sconosciuti e, magari, tra questi c'è il calcio di Fonseca e una squadra che, oggi, più la guardi e meno ti sembra una squadra. Perchè poi alla fine contano i fatti e quindi le partite e i risultati e allora, sai che c'è? «Hai visto mai?».

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