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    Romamania: liberi dai capricci di Zaniolo si vola, ma c'è una nube portoghese

    Romamania: liberi dai capricci di Zaniolo si vola, ma c'è una nube portoghese

    • Paolo Franci
    Gruppo, squadra, empatia, solidarietà. Josè Mourinho ha snocciolato i quattro punti cardinali della sua Roma nella notte europea più bella. Non mi fraintendete: la più bella di questa stagione naturalmente, ripensando a Tirana. E in effetti ieri si è vista una squadra che conferma come un certo percorso sia compiuto. Rispetto a qualche tempo fa, però, c'è un elemento in più. Anzi, più d'uno. Mou ha sottolineato come cambi la musica quando entra Wijnaldum e in effetti, anche se Gini corre ancora sulle uova, si capisce come cambieranno le cose quando sarà finalmente in condizione. Poi, il recupero di Spinazzola ai suoi livelli. Questa è una notizia straordinaria per la seconda parte di stagione e consente alla Roma di recuperare un patrimonio offensivo eccezionale. D'altra parte, di chi sono le due incursioni che hanno portato ai gol di Gallo-Paulo? Alla Roma l'esterno che salta l'uomo e s'imbuca in area mancava da morire e non è un caso che con lui sia finalmente tornato al gol pesante il Gallo. Belotti ha giocato una partita fantastica aldilà del gol, ma adesso che i rifornimenti arrivano con una certa continuità – con Dybala, si sa, altra storia e se ci metti uno Spinazzola così... - è chiaro come tutto sia diverso per l'attaccante centrale. Sull'atteggimento della squadra, poi, credo che il pensiero di Belotti riassuma un po' tutto il mondo di Trigoria: “Io voglio vincere e basta. Se c’è da fare la guerra, sono pronto a fare la guerra”. Musica per le orecchie romaniste che incarna alla perfezione la filosofia di Mourinho. E ci metto anche un pensiero malizioso: è una coincidenza che una volta liberato lo spogliatoio dai capricci di Zaniolo tutto sia migliorato sensibilmente? E' un caso che El Shaarawy nel ruolo che fu di Nicolò sia tornato ai suoi livelli? (E questo è il quarto tassello di una rosa che adesso offre alternative serie). 

    C'è però una nube nera portoghese sullo sfondo di questa bella storia. La risposta di Mou alle sensazioni di permanenza certa del tecnico espresse dal Ceo Berardi, certo non è rassicurante: “È una sua interpretazione, non ho scambiato nessuna parola con lui su questo”. Non è certo la risposta che i tifosi si attendevano e di sicuro resta il fatto che fino ad oggi Mou mai abbia detto che l'anno prossimo sarà ancora sulla panchina della Roma. Il che non vuol dire, ma sentirselo dire non sarebbe male.

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