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    Romamania: L’Europa adesso può essere un obiettivo della Roma. Ma il mercato?

    Romamania: L’Europa adesso può essere un obiettivo della Roma. Ma il mercato?

    • Gabriele Conflitti
    Ora sì. Con la vittoria per 2-0 con l’Eintracht Francoforte, la Roma si prende almeno un posto nei playoff e dà ancora un minimo di senso alla propria stagione. Il passaggio del turno regala ai giallorossi una tra Porto e Ferencvaros, con lo spauracchio di un eventuale doppio derby agli ottavi a dare un po’ di piccante in più al cammino europeo giallorosso. Ma a quello che accadrà domani, c’è tempo per pensarci.

    Da una squadra che ha faticato nei primi quattro scellerati mesi di stagione, era però lecito aspettarsi decisamente di più dal mercato. A tre giorni dalla fine delle trattative, sono stati più i “Thanks” che i “Welcome” a popolare i profili ufficiali dei giallorossi sui social network. Il vero grande dato che emerge dalla sessione invernale è che più che ad aggiustare, sia servita a smontare gran parte di ciò che era stato allestito in estate. Le Fee è stato il primo ad arrivare e ugualmente ad essere ceduto. Le smanie di Ryan hanno fatto sì che si concretizzasse il suo passaggio al Lens e l’ultimo in ordine di tempo a salutare Trigoria è stato Hermoso. Un terzo dei calciatori arrivati a luglio è stato ceduto a gennaio.

    Sul fronte delle entrate, oltre allo scambio di figurine e documenti con l’Atalanta che ha portato in giallorosso Gollini come secondo portiere, l’unico sussulto fin qui fatto registrare da Ghisolfi è l’acquisto dall’Ajax di Rensch. Alla Roma manca disperatamente un vice Dovbyk all’altezza. Uno che possa mettere in seria discussione la titolarità dell’ucraino, spesso mandato in campo più per assenza di interpreti all’altezza che non per lo stato di forma dimostrato dal centravanti ex Girona. E no. Non può bastare il goal goffo di Shomurodov contro l’Eintracht per pensare di non dover intervenire nel reparto avanzato. Lo stesso uzbeko, almeno fino alla rete che suggella il risultato contro i tedeschi, era dato per certo partente direzione Venezia. Le parole di Ranieri nel post gara lasciano però intendere che la laguna veneta per il momento può aspettare.

    Ma anche qui c’è da interrogarsi se sia una decisone ponderata o una rassegnazione di fronte all’immobilismo dimostrato fin qui da Ghisolfi. La partenza di Hermoso rende necessario anche l’acquisto di un difensore centrale, specialmente se come sembra, Ranieri fosse intenzionato a continuare a seguire la strada della retroguardia a tre uomini. Con sole 72 ore a disposizione rimaste, il (non) direttore sportivo della Roma è chiamato a chiudere almeno due acquisti. E il vero bocciato di questa sessione invernale, dopo la sospensione del giudizio estiva, rischia di essere proprio Ghisolfi, il cui futuro nella capitale appare molto più in bilico rispetto a quanto previsto. Un anno dopo, Dan e Ryan Friedkin sono riusciti nell’impresa di ritrovarsi al punto di partenza dello scorso anno. Nebbia fitta sul nome del prossimo allenatore, rebus sul futuro del direttore sportivo, tanti calciatori in bilico e in più la ricerca di un amministratore delegato diventata una saga a puntate ben poco emozionante. La sensazione è che a Trigoria non si abbia pienamente contezza che i giorni passano e il gap su quelle che dovrebbero essere le rivali non fa che allargarsi.

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