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    Romamania: le tre fasi del mercato di Sabatini

    Romamania: le tre fasi del mercato di Sabatini

    Un passo alla volta mantenendo sempre in vista le tappe intermedie da superare. Ormai una consuetudine per la Roma e per Walter Sabatini, che anche in questa lunga estate di mercato sarà costretto a mantenere la competitività della rosa senza perdere di vista gli obblighi finanziari dettati dalle necessità del bilancio. 
    Il primo ostacolo del 30 giugno è stato superato con sofferenza attraverso la cessione (ancora non digerita in città) di Miralem Pjanic alla Juventus, un passaggio che ai posteri risulterà decisivo per non incorrere a possibili nuovi sanzioni del Uefa sul fronte fair play finanziario.
    Per questo la prima fase di lavoro del diesse si è concentrata principalmente sulle uscite, quelle che in qualche modo la Roma sarà costretta a registrare per raggiungere senza ansie l'obiettivo successivo. La volontà di non lasciar partire altri pezzi importanti della rosa si materializzerà soltanto di fronte all'addio degli esuberi romanisti, compreso chi è destinato a toccare la capitale soltanto per un saluto prima di chiudere nuovamente le valigie. Dal primo luglio in poi infatti, Sabatini spingerà sull'acceleratore per piazzare sul mercato i partenti Doumbia, Ljajic, Iago Falque, Sanabria, Torosidis, Ricci, Sadiq, Castan oltre agli osservati speciali Iturbe e Paredes. 
    Una ricerca costante di un tesoretto da poter reinvestire poi sulle operazioni in entrata, capitolo che però potrebbe spingersi addirittura a ridosso dell'inizio della prossima stagione. Già, perché il temuto preliminare di Champions League intorno alla metà di agosto, garantirebbe (in caso di passagio del turno) la sicurezza di poter mettere le mani su circa 40 milioni di euro, una bella boccata di ossigeno per il bilancio e per Luciano Spalletti, che in silenzio, aspetta novità. 

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