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    Romamania: le colpe di Pallotta e Monchi ricadono su Friedkin, l'Europa è un miraggio. E la rivoluzione di Mou..

    Romamania: le colpe di Pallotta e Monchi ricadono su Friedkin, l'Europa è un miraggio. E la rivoluzione di Mou..

    • Paolo Franci
    A guardarla così, disastrosa, spaurita e senza un senso che ti allontani dal sospetto dell'incubo tecnico-tattico, non puoi far altro che deprimerti. La Roma continua ad essere brutta, fragile, casuale nella ricerca della porta, disperatamente aggrappata ai calci piazzati per metterla in discesa. La Roma, semplicemente, non è. E non è mai stata tranne rarissimi sprazzi, tipo Bergamo. Però è così da anni, pur con qualche momento di bel gioco (Di Francesco, Fonseca). A spanne quattro, da quando il fantasmagorico duo Monchi-Pallotta ha compiuto il disastro perfetto, maltrattando i conti della Roma per prendere giocatori inutili e strapagati a chi, sghignazzando, glieli ha venduti. Me lo ricordo bene io, Monchi, nell'agosto del 2017 quando - ad esempio - ci raccontava che su Defrel – colui che riserva era al Sassuolo e riserva è ancora, incapace di togliere il posto a ragazzini di talento ma esposti alla turbolenza della gioventù – c'erano «importanti club stranieri». E non parliamo di Javier Pastore, Nzonzi, Bianda, Santon, Coric, Kluivert e tutti gli altri, per 200 milioni spesi malissimo in venti mesi di regno trigoriano dello spagnolo.

    Questo non per fare 'horrorcord' , ma per ricordare che gli errori dei padri ricadono spesso sui figli. E quelli tremendi della gestione Monchi-Pallotta, ricadono inevitabilmente sulla Roma attuale. Perchè è difficile fare la spesa, ricostruire, potenziare, se devi star lì a fare i conti dell'oste sui dissesti finanziari provocati da acquisti scellerati in serie che, per forza di cosa, si sarebbero allungati in modo sinistro sulle stagioni a venire. Eppure io voglio pensare che a Mourinho sia stato affidato un compito preciso dai Friedkin, pur in una stagione da forche caudine. E cioè quello di scegliere, quest'anno, da chi ripartire la prossima stagione, provando pure ad agguantare qualcosa di buono. Impossibile sia una piazza Champions. E qui si rischia anche l'Europa League, mi pare chiaro. La Coppa Italia è andata, resta la Conference.

    Cioè, la speranza è che che Mou voglia costruire una squadra a sua immagine e somiglianza, puntando su attributi, cattiveria agonistica, forza fisica. Perchè se il gioco è questo, beh. Se così non fosse e guardando a questa Roma, altrimenti verrebbe da pensare che la luna del portoghese si stia lentamente adagiando dietro le colline di una carriera straordinaria. E questa è l'ultima cosa alla quale voglio pensare, per carità.

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