Romamania: la solita triste Europa, il solito triste Iturbe
Non è stato un bello spettacolo. Vedere Viktoria Plzen-Roma ha riportato alla mente la "coda" dell'esperienza giallorossa di Rudi Garcia. Una squadra che sblocca il match e si fa rimontare, la solita mancanza di personalità alla quale si aggiunge anche una pericolosa involuzione dal punto di vista del gioco. Non fosse stato per l'ingresso di Totti contro la Sampdoria, si sarebbe potuta tracciare una linea di continuità con il primo tempo disputato con i blucerchiati. Luciano Spalletti ha provato nuovamente a giocarsi la carta del capitano ma stavolta non è servito: lo score europeo della Roma continua ad essere allarmante ma c'è tutto il tempo per risollevarsi in un girone tutt'altro che infernale. Chi invece non sembra avere più tempo è Juan Manuel Iturbe. Spalletti le sta provando tutte, contro il Viktoria Plzen ha anche cambiato modulo per provare ad avvicinarlo alla porta. Nessun segnale di vita: l'ex Hellas Verona continua a far rimpiangere dal primo all'ultimo centesimo speso per lui. Nel marasma generale, non è stato semplice per Gerson, alla prima da titolare, provare ad emergere. La gara del brasiliano è stata incolore - a differenza dell'altro brasiliano, Juan Jesus, che ha fatto più danni della grandine - e il tecnico lo ha bocciato, forse frettolosamente, dopo soli 45 minuti. Se oltre ai problemi di gioco aggiungiamo anche la scarsa solidità mentale vista in casa del Viktoria Plzen, la partita di Firenze diventa già un crocevia fondamentale per la stagione della Roma. Un anno fa fu la sfida della grande illusione, con Gervinho e Salah che lanciarono Rudi Garcia in testa alla classifica. Fu un fuoco di paglia. Spalletti vuole sbancare il Franchi, ma con un epilogo ben diverso a fine stagione.