Marquinhos, Benatia e Manolas. L'evoluzione della specie. Soltanto da questi cambi la Roma ha guadagnato oltre 30 milioni di euro, è partita dal sesto posto ed ora vuole migliorare il secondo della passata stagione. Eppure, l'entusiasmo della squadra rischiava di essere smorzato dal broncio di un singolo, che inseguiva i soldi e non manteneva la parola data al d.s. Sabatini. Manolas era il miglior giocatore su piazza, ha quattro anni in meno del suo predecessore ed è costato la metà. Si è messo in luce negli ultimi mondiali e ha già disputato la Champions con l'Olimpiacos.
Sulla carta la Roma non ha perso niente, anzi: considerando lo spirito con cui Benatia aveva iniziato la nuova avventura, Manolas avrà sicuramente maggiori motivazioni. 'Lui era il passato, io il presente', le parole del greco in conferenza stampa. E' arrivato il transfer, giocherà contro la Fiorentina in coppia con Astori, una difesa totalmente rifondata rispetto a quella superba di un anno fa quando giganteggiavano Maicon, Benatia, Castan e Balzaretti (o Dodò). Sabato non ci sarà nessuno di questi quattro: se Rudi Garcia riuscirà ad amalgamare il nuovo pacchetto, allora la Roma non sarà candidata al prossimo scudetto soltanto a parole, ma lo dimostrerà settimanalmente pure sul campo.