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Romamania: ko Verona, Mourinho lo sapeva! A centrocampo la coperta è corta
Occhio: quando dico adeguati, intendo adatti al suo modo di vedere il pallone. Poi certo, se Diawara non è divenuto giocatore affidabile a certi livelli in tutti questi anni è difficile che lo diventi ora. Anche sulle fasce difensive siamo in emergenza e ieri, quando Mou ha deciso di cambiare, ha dovuto farlo attingendo a piene mani al reparto offensivo, il che significa che per quanto possa inventarsi situazioni tattiche, il rischio di sbilanciamento è sempre dietro l'angolo, ovvio. Detto questo, ieri non mi è piaciuto affatto l'atteggiamento generale. Quando Mou dice che la squadra ha subito sia negli uno contro uno che nei duelli per le seconde palle, sta dicendo che l'approccio mentale alla partita non è stato corretto. Forse – ci sta, inconsciamente ma si paga a caro prezzo – si è pensato che il Verona fosse in ginocchio o che il divario tra le due squadre fosse tale da correggere qualsiasi sorpresa del campo. E invece.
La fatica nel tirare in porta, con Montipò che non s'è praticamente sporcato i guanti, è uno dei segnali più brutti della notte di Verona. Però, ci sta che possa capitare e speriamo che i tre schiaffi servano a rimettere subito in pista la Roma anche sul piano dell'atteggiamento. Per scoprirlo, basterà aspettare poche ore e il match con l'Udinese.