Rischiava di essere un anonimo Roma-Chievo di fine stagione, a Luciano Spalletti va il merito di aver rimesso in carreggiata i giallorossi fino a giocarsi la possibilità di arrivare al secondo posto, che vorrebbe dire accesso diretto alla prossima Champions League. Quello che a inizio anno sarebbe stato visto come l'obiettivo minimo ma che, al giro di boa, con la gestione Garcia che stava provocando il naufragio giallorosso, appariva quasi come un miraggio. A trascinare la Roma contro il solido undici di Rolando Maran ci saranno circa 60.000 persone, un inedito per la stagione giallorossa. In molti avevano acquistato il tagliando immaginando che potesse essere l'ultima uscita casalinga di Francesco Totti. Non avevano fatto i conti proprio con il numero 10, che in un sussulto di orgoglio di fine stagione ha dimostrato a tutti, in primis a Luciano Spalletti e a James Pallotta, di avere ancora i guizzi del campione. Gli manca la tenuta sui 90 minuti, questo è chiaro, ma il finale di campionato del capitano ha sorpreso tutti, provocando un clamoroso dietrofront e convincendo la presidenza a un altro rinnovo, presumibilmente l'ultimo di una carriera tutta votata alla maglia giallorossa. Con il Chievo non sarà comunque facile: i clivensi sono una formazione compatta, che vuole scollinare quota 50 punti in campionato e che ha dimostrato, anche in un finale di stagione di tranquillità già acquisita, di volersi giocare tutte le sfide. Tornerà Miralem Pjanic e Spalletti dovrà decidere se confermare o meno Kevin Strootman, reduce dalla positiva prestazione di Genova. "Il secondo posto rappresenterebbe un miraggio, un miracolo. Il terzo posto era quasi impossibile da raggiungere da dove siamo partiti. A questi calciatori va dato il grandissimo merito di aver portato a casa un risultato quasi impossibile in quel momento lì", ha affermato Luciano Spalletti. Avrà quasi 60.000 cuori pronti a trascinare la Roma verso quel miraggio.
