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    Romamania: il suono del silenzio

    Romamania: il suono del silenzio

    Il suono del silenzio. Quello del palo colpito da Gervinho. Il rumore non lo si percepisce, fa male. Direttamente. Il suono dello 0-0, altrimenti denominato 'il risultato della partita perfetta'. Eppure degli errori ci sono stati ed a renderla tale sono stati i due portieri: De Sanctis ed Avramov. Più il secondo del primo. Il suono di un'assenza. Del centravanti. Quel vuoto al centro dell'area di rigore fa scivolare la Roma di un posto in classifica. Si è sempre 'primi', ma da ieri 'tra gli ultimi'. A parte il Barcellona non esiste squadra al mondo che vinca senza attaccante.

    Il Barcellona ha Messi, la Roma aveva Totti. Ultimamente in tribuna e quanto manca la sua assenza dal campo. Fino a ieri ci chiedevamo se fosse più traumatico il dover rinunciare al capitano o a Gervinho. Ne abbiamo avuto risposta. Gervinho senza Totti è quello dell'Arsenal. Un altro giocatore. Occorre una manovra  sul mercato. Un centravanti. O forse ci stiamo dimenticando di Destro. Sarà lui stesso a dircelo, con il suono del gol, magari già dalla partita contro l'Atalanta.

    Perchè la Roma non è finita, ha soltanto rallentato. Riprende fiato in vista della prima gelida notte del 2014. A Torino ci sarà Juventus-Roma. Un pezzo di scudetto ce lo giochiamo lì. Vedremo se De Ceglie ci regalerà un altro 'tweet' e chissà chi saluterà chi. Magari, al termine di quella notte, il suono di una sonora pernacchia lo seppellirà.

     

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