Romamania: il mese della verità con la Juve nel mirino
Atalanta, Pescara, Lazio, Milan. Quattro tappe di avvicinamento al big match dello Juventus Stadium, in programma il 17 dicembre. La Roma di Luciano Spalletti si gioca tutto, o quasi, in un mese. Arrivare allo scontro diretto a contatto con i bianconeri darebbe autostima a un ambiente che sa esaltarsi come pochi e potrebbe anche iniziare a scalfire la corazza della Vecchia Signora. L'ottimismo nello spogliatoio giallorosso è galoppante. Lo si respira nelle frasi di Rudiger, nella grinta di Nainggolan - "Raggiungere la Juventus dipende solo da noi", nella calma di Federico Fazio che dipinge Spalletti come un tecnico "cattivo, aggressivo e vincente". La parola scudetto non viene pronunciata in maniera esplicita ma il riferimento alla Juventus è costante: il gruppo romanista sogna un faccia a faccia epico allo Stadium, dove fin qui la Roma ha solo raccolto delusioni. Prima, però, c'è il quartetto di avvicinamento, che si aprirà con l'unica trasferta, considerando che il derby, giocato nominalmente fuori casa, sarà comunque all'Olimpico. La Roma di Spalletti, che vuole invertire il trend delle ultime stagioni - nelle tre annate di Garcia, i giallorossi sono sempre colati a picco dopo la sosta novembrina, raccogliendo 32 punti nel 2013 prima dello stop, 28 nel 2014, 26 nel 2015 -, affronta la squadra più in forma del campionato, almeno fino alla sosta. A venire incontro al tecnico di Certaldo sono arrivati i ct di mezza Europa, che hanno "graziato" la Roma: Strootman, Nainggolan e Rudiger sono rimasti a Trigoria, mettendo nelle gambe lavoro prezioso in vista del rush pre-natalizio. La speranza è quella di trovare un'Atalanta magari in calo rispetto al rullo compressore da sei vittorie e un pareggio nelle ultime sette partite. Un ostacolo difficile, l'ennesimo esame di maturità che i giallorossi dovranno superare per dimostrarsi all'altezza di un gigante chiamato Juventus.