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Romamania: ecco il gioco, finalmente
Rispetto a quelle che erano le aspettative di inizio stagione, probabilmente anche quest'anno sarà avaro di risultati. Il cambio in panchina è arrivato troppo tardi, però diventa possibile il traguardo minimo: lottare per il terzo posto. Il lavoro di Spalletti è ancora all'inizio, la squadra ha tenuto un tempo in cui ha sprecato almeno tre o quattro occasioni per raddoppiare per poi calare pericolosamente nella ripresa, nonostante questo il tecnico di Certaldo non ha avuto paura a inserire giocatori che con Garcia si erano visti sono per pochi minuti con Gyomber e Emerson Palmieri. I limiti di questi giocatori, soprattutto del difensore slovacco, sono evidenti, ma gli va dato atto che anche la disabitudine alla partita vera ha giocato un ruolo importante.
Il grande cambiamento, oltre che di modulo, che si vede in questa Roma spallettiana 2.0 è che la squadra è tornata ad avere un'anima. Ieri ha sofferto, lottato e anche i nuovi hanno dato il loro massimo apporto. All'interno dello spogliatoio Spalletti pare che si sia fatto subito benvolere e che i giocatori abbiano grande rispetto del loro tecnico. Due vittorie non fanno primavera, ma almeno questa Roma sta provando a giocare un buon calcio. Cosa che negli ultimi mesi sembrava utopia.