Il destino della Roma racchiuso in dieci giorni. L'arco di tempo che va dal derby alla semifinale di ritorno contro l'Inter. Questo è il risultato di quanto seminato in una stagione deludente. La seconda della proprietà americana, la terza complessiva. La sconfitta di Palermo ha frenato gli entusiasmi pure dei super ottimisti che si auguravano il terzo posto, perdendo di vista la realtà.

La Roma è quindi nuovamente franata su sé stessa, al termine di quelle giornate un po' così che dai tempi spallettiani abbiamo imparato a chiamare 'black-out'. Uno scatto improvviso di corrente che fa perdere vigore alla risalita, comunque più psicologica che reale di classifica. Zamparini l'ha chiamata 'godereccia', in realtà è stata una Roma eccessivamente 'piaciona', impigrita nell’ultima settimana dalle festicciole per celebrare l'unico proprio motivo di vanto: Francesco Totti.

A Palermo si è vista una squadra che sembrava attendere la vittoria per millantato credito e, una volta arrivata la sconfitta, la società si è rifugiata nel suo solito farfugliare circa successi manageriali di cui è ignota ancora l'efficacia in termini pratici. Perchè sul terreno di gioco, quella che una volta veniva definita 'Magica Roma' non fa più emozionare nessuno. Ora dieci giorni per capire se il cuore tornerà a battere.