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  • Romamania: i romanisti si abbonano in massa anche senza Mourinho. E per ora senza acquisti

    Romamania: i romanisti si abbonano in massa anche senza Mourinho. E per ora senza acquisti

    • Alessandro Austini
    Una volta era il mese dei sogni di inizio estate. Obiettivi di mercato improbabili, ma comunque belli anche solo da pensare. A un certo punto si è trasformato nel mese degli incubi. “Chi venderanno stavolta per rispettare il maledetto Fair Play Finanziario della Uefa?”. Adesso siamo passati allo stallo totale. O quasi.

    Il giugno che si sta per chiudere non ha portato neanche un sussulto nella Roma ed è stato il più piatto degli ultimi anni. Il rinnovo di De Rossi era ormai solo una formalità da sbrigare, il riscatto di Angelino rappresenta un’operazione utile ma per certi versi scontata, semmai il vero colpo è stato liberarsi dell’ingaggio di Belotti, guadagnando anche dei soldi inaspettati dalla vendita del cartellino al Como.

    Per il resto è emerso il solito elenco di obiettivi veri o presunti e ben poco di concreto a parte qualche timido sondaggio sparso qui e lì (Chiesa, Frattesi, Bellanova, Hummels) un’offerta presentata per il centrocampista francese Le Fée, ma resta la netta sensazione che il mercato romanista dipenderà in gran parte dalle cessioni. Non può essere altrimenti per un club che ha mancato per il sesto anno di fila la qualificazione alla Champions League, eppure a Trigoria c’è la piena consapevolezza, a partire da De Rossi, che la rosa vada ricostruita. Con giocatori più giovani, affamati, in salute e con caratteristiche adatte all’allenatore.

    Prima o poi, lentamente, pezzo dopo pezzo, la nuova squadra nascerà. I Friedkin hanno abituato a stupire proprio nei momenti in cui non sembrano esserci svolte all’orizzonte. Chi sarà stavolta il colpo a sorpresa? Chiesa? La conferma di Lukaku? Sembra presto per dirlo, ma è come se i tifosi abbiano ormai acquisito la certezza che qualcosa di emozionante, in un modo o nell’altro, succederà.

    Il vero fatto rilevante del giugno giallorosso è infatti la piena adesione alla campagna abbonamenti. Li hanno venduti tutti e subito. Tanti. Anzi tantissimi: oltre 38mila persone che hanno deciso a scatola chiusa di acquistare la tessera. Andare allo stadio a seguire la Roma, esserci sempre, è ormai una scelta slegata dalla campagna acquisti e questo è un grande segnale di attaccamento alla squadra. Non era scontato dopo l’esonero di Mourinho, perché per almeno due anni si è detto da più parti che l’Olimpico era pieno grazie a lui. Invece non è così.

    L’amore della gente nei confronti della Roma non è mai stato così solido e permanente negli ultimi trent’anni, la fiducia verso la società andrà invece testata di nuovo e dipenderà - questa sì - dal mercato. Con un fattore inedito da considerare, qualora l’acquisto dell’Everton da parte dei Friedkin si concludesse come ormai sembra molto probabile. Impossibile a quel punto slegare le strategie dei due club, se gli investimenti dei texani per il club inglese dovessero essere maggiori rispetto a quelli fatti per la Roma, i Friedkin si troverebbero a gestire un serio problema di consensi. Sapendo quanto ci tengono a questo aspetto, cercheranno in ogni modo di evitarlo.

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    che titolaccio e' non c'e' bisogno di Mou ci siamo sempre abbonati cosi tanto ,non come alcuni ti...

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