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    Romamania: i Fab Four come un abito elegante in pizzeria. Ma Mourinho ha firmato un piccolo capolavoro

    Romamania: i Fab Four come un abito elegante in pizzeria. Ma Mourinho ha firmato un piccolo capolavoro

    • Paolo Franci
    Mentre si moltiplicano le voci su Mourinho lontano da Trigoria – l'ultima lo vorrebbe sulla panchina del Brasile (le novità) – la Roma esce dal Meazza con un gran bel punticino. Anzi, bellissimo per come si erano messe le cose. E, aldilà del risultato preziosissimo, è proprio qui, sul 'come si erano messe le cose' che vale la pena spendere due parole. Mou, con coraggio, ha rispolverato quell'assetto che per varie ragioni s'era visto soltanto per 113 minuti, diceva qualcuno ieri. E cioè il Fab Four (esagerato definirlo così, ma va bene) con Dybala, Abraham, Pellegrini e Zaniolo. Bella mossa, il punto è però, che se il tipo di gioco è quello – brutto, senza idee né ritmo e pressing – la cosa suona molto più che stonata. Un po' come mettersi l'abito super elegante per andare in pizzeria.

    Contro il Bologna la Roma non ha mai tirato in porta. E certo non era la prima volta che capitava. Anzi. Ieri, si è replicato, con un gioco passivo, molle e spaesato fino alla reazione di nervi nel finale che ha prodotto un piccolo miracolo su calcio piazzato. Però è del tutto chiaro come la squadra continui a dibattersi tra problemi irrisolti. E lo si vede dal modo in cui si muovono in campo i giocatori migliori, costretti a svolgere compiti 'paralleli' senza poter esprimere le loro migliori qualità. E così Abraham non ha un pallone giocabile in avanti, Dybala non è al centro di un gioco offensivo degno di tal nome, Pellegrini corre e rincorre ma raramente si ritrova nella zona di campo dove dovrebbe fare la differenza, sulla trequarti.

    Discorso a parte per Zaniolo: lui continua ad abbassare la testa e andare, perdendo quasi sempre palla o chiedendo il fallo anche quando il fallo non c'è. Ma è anche vero che è costretto a farlo con palloni difficilissimi, al limite dell'ingiocabile. In sostanza, il pareggio di ieri è una preziosissima maschera che cela una prestazione molto negativa. Un po' come era accaduto contro il Bologna. C'è chi dice che Mou è questo, ma io dubito che lui sia soddisfatto del modo di giocare dei suoi. Dal punto di vista del temperamento, invece, c'è da fare i complimenti alla squadra. Se sei sotto due a zero a Milano e la testa ti dice che puoi ancora recuperare, allora sul piano del carattere Mourinho ha già firmato un piccolo capolavoro.

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