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Romamania: hanno vinto le critiche
Due grandi giocatori che convivono con la discontinuità. Tecnica, di qualità, se pensiamo al serbo; legata al fisico e agli infortuni, parlando di Mattia Destro. Il coro unanime post-partita dello spogliatoio contro l'ambiente e alla stampa locale va da considerarsi umano, segno di un gruppo unito nel quale regna una stima sconfinata, però va anche riconosciuta l'importanza dell'analisi negativa sfociata con irruenza al fallimento del raggiungimento della finale di Coppa Italia. In passato, si sono visti tanti, troppi, giocatori nella Roma fornire delle prove d'orgoglio soltanto se pungolati dall'esterno. E' stata questa la debolezza della squadra negli ultimi dieci anni, i tifosi sono rimasti già scottati da vari 'pseudo-campioni' e quindi come innamorati traditi tentano di disinnescare il problema prima che diventi cronico. Dopo la sconfitta contro la Juve è stato imputato l'eccessivo nervosismo nel secondo tempo, e la Roma, una settimana dopo, ha risposto con quattro gol al Genoa; ieri la Samp è stata tramortita da tre reti. Sarà pure antipatica, ma la cura preventiva funziona.