Romamania: Firenze amara, Rizzoli ci mette del suo
Dalla "pedata" di domenica scorsa alla "tranvata" del Franchi. Il lessico arbitrale reinventato da Luciano Spalletti cambia pelle, purtroppo per la Roma quel che cambia è anche il risultato. Se con la Sampdoria il contatto Skriniar-Dzeko era stato sanzionato con il penalty, in casa della Fiorentina Rizzoli non se l'è sentita, diciamo così, di assegnare ai giallorossi il quinto penalty in quattro giornate di campionato. E la Roma, probabilmente alla sua migliore uscita stagionale in questo tribolato avvio di 2016-17, torna da Firenze senza punti e con l'ulteriore recriminazione legata al gol-partita, siglato da Badelj con la netta complicità di Kalinic in fuorigioco. Paradossalmente, rispetto al successo con la Samp e al pari in casa del Viktoria Plzen, c'è più materiale da salvare. La prestazione deluxe di Kevin Strootman e Kostas Manolas, la puntualità di Fazio al fianco del greco, un paio di assist sfornati da Florenzi, la splendida parata di Szczesny su Milic. Le note negative sono quelle meno attese: Nainggolan che si conferma in un momento di leggera flessione, l'abulico Salah, un Perotti lontano dalla sua forma migliore. Il calendario, che aveva fornito l'occasione addirittura per il sorpasso alla Juve, fermata dall'Inter di Icardi, mette sul tavolo giallorosso una chance ghiotta per ripartire: all'Olimpico arriva il Crotone, apparso in grandissima difficoltà in queste prime quattro gare di campionato. E' vero che la Roma può tutto, nel bene e nel male, ma un ko con i calabresi avrebbe davvero il sapore dello psicodramma.