Redazione Calciomercato

Romamania: Fabregas ambizioso, la notizia migliore arriva da Dovbyk
Più che numeri, conta la rinnovata consapevolezza che il Tinkerman ha saputo ridare a una squadra che il giorno 11 novembre sembrava aver definitivamente messo la parola fine a una stagione ambiziosa ed era pronta a indossare l'elmetto per cimentarsi nella cruda battaglia sportiva per evitare la retrocessione.
Contro il Como all'Olimpico arriva il quarto successo consecutivo in campionato, l'ottavo delle ultime undici giocate dai giallorossi. Un'altra vittoria in rimonta, con Saelemaekers e Dovbyk subentrati e subito protagonisti con le reti che sanciscono il sorpasso ai danni dei lariani.
L'esultanza, finalmente felice, finalmente rabbiosa, del centravanti ucraino è la miglior notizia della serata per il pubblico dell'Olimpico, con la speranza che l'idea che Shomurodov possa essere più funzionale dell'ex numero 9 del Girona sia stata generata dall'ebbrezza per un lunedì sera brioso contro il Monza che non per effettiva convinzione di chi la ha partorita.
E pensare che proprio contro il Como, due mesi e mezzo prima, si era consumata la sconfitta più dolorosa della gestione Ranieri.
Quel giorno, sotto gli occhi di Keira Knightley e del solito parterre hollywoodiano diventato ormai di casa sulle rive del lago più Posch della Lombardia, si consumava un'insperata vittoria per la banda di Fabregas, con i giallorossi che invece ripiombavano alle pendici della classifica dopo un paio di successi scaccia fantasmi.
La sfida con il Como rappresenta il miglior test possibile in questo momento per la squadra di Ranieri in vista dell'impegno infrasettimanale contro l'Athletic di Bilbao.
Una doppia gara attraverso la quale passa una fetta importante di stagione, anche se con merito e un pizzico di fortuna - che non gusta mai - i giallorossi sono riusciti a imporsi su un avversario che per quanto sia limitato fa della fisicità e della propositività offensiva i mantra del suo credo calcistico. Un modo di giocare ambizioso, come quello del suo allenatore, ma ancora al di sopra delle potenzialità della squadra.
Arrivare preparati all'appuntamento contro una squadra che ha perso la sua prima partita in campionato dal 6 ottobre contro un Atletico Madrid in piena corsa per il titolo non può che essere una buona notizia per Ranieri, che ancora una volta è preparato ad allestire un trappolone agli avversari per allungare la tradizione favorevole in Europa negli ultimi anni dalle parti di Trigoria.