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    Romamania: e la chiamano crisi...

    Romamania: e la chiamano crisi...

    • Valerio Nasetti
    Sei vittorie, un pareggio ed una sconfitta. C'è chi la chiama crisi. Certo, la riflessione può essere indice di ambizione, ma nel caso specifico essere preoccupati, addossare colpe agli attaccanti o a Rudi Garcia appare esagerato. La Roma ha percorso lo stesso cammino della Juventus, eccetto chiaramente lo scontro diretto. I bianconeri hanno pareggiato con il Sassuolo, i giallorossi con la Samp. Sicuramente un punto più pesante considerate le forze in campo. Eppure l'ambiente è depresso. Forse l'1-7 contro il Bayern Monaco si sta ripercuotendo a scoppio ritardato.

    In realtà più probabilmente i continui infortuni si stanno facendo sentire. Oltretutto le tre partite a settimana obbligano in troppi agli straordinari. Gli effetti si sono avuti sopratutto nell'ultima partita contro la Sampdoria. Possesso palla poco fluido, manovre frenetiche e poche occasioni da gol. C'era altresì la difficoltà di giocare su un campo al limite dell'agibilità e contro un avversario di livello. Per proseguire senza affanni la cavalcata, la priorità è recuperare gli indisponibili il prima possibile e tenere alto l'ottimismo. Lo scudetto sarà una lotta con la Juventus fino al termine: nessuno di illuda di creare un solco e nessuno si deprima per l'attuale distacco. Oltretutto pari a tre punti, un'inezia.

    Domani all'Olimpico arriva il Cesena. Una squadra in forma ma scarsa: i giallorossi hanno dimostrato pure quest'anno massima concentrazione in ogni partita. Da incorniciare sopratutto le prove contro il Cagliari e il ChievoVerona, che per il loro svolgimento hanno consentito a Totti e compagni di gestire il risultato nella ripresa risparmiando forze per l'impegno successivo. Ecco se la Roma riuscirà a conquistare i tre punti domani, a Napoli sabato può andare bene pure un pareggio. Non serve ora guardare troppo la classifica. Quella si vede alla fine. Nel frattempo Maicon, Castan, Keita e Strootman stanno per tornare. Tanti punti in più da mettere in conto a stretto giro di posta.
     

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