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Romamania: è il calcio, bellezza
I novanta minuti di Torino sono stati eloquenti: la distanza tra Juventus e Roma si è assottigliata molto rispetto all'anno scorso. Si vedrà un campionato più equilibrato e un altro scontro diretto incandescente nella capitale. Dispiacciono le parole di Totti. Perdere una partita a cinque minuti dalla fine è dura da digerire, l'amarezza è tanta. L'augurio è che sia soltanto una reazione di getto. Mai mollare. La Juventus rimane lì ad un passo. Credere nel secondo posto, come obiettivo massimo raggiungibile, è un'ammissione di inferiorità. E' uno scaricare le colpe verso entità terze.
L'unica possibilità per la Roma di vincere lo scudetto, di continuare la propria scalata, è piuttosto l'autocritica. Ha giocato una buona partita contro i campioni d'Italia, ma ha pur sempre commesso tanti errori. Tecnici e di ingenuità. Una sconfitta deve rappresentare un momento di riflessione. Per migliorare, settimana dopo settimana. Dimenticare il direttore di gara, i guardalinee, gli arbitri d'area e il quarto uomo. La priorità è concentrarsi sui propri limiti. Da abbattere, per vincere. Altrimenti, sì, si arriverà sempre secondi. Nella migliore delle ipotesi.