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Romamania: Dzeko come Higuain, 'è un po' più uguale degli altri'. E Karsdorp è l'esempio di questa squadra
Edin è invece la Roma nonostante la Roma abbia cercato di disfarsene per ben tre volte. E' rimasto qui perchè l'ironia della sorte a Trigoria sa essere più ironica che altrove. E finalmente è stato premiato. Gli hanno messo vicino giocatori che parlano la sua stessa lingua, Miki & Pedro, e non è un caso che più o meno due gol su tre siano roba che nasce dallo splendido terzetto. Però, ci si concentra fin troppo su di loro, senza magari notare o sottolineare aspetti fondamentali di questa ripartenza romanista. La capacità di Fonseca, ad esempio, di attingere nell'ampia rosa recuperando anche qualche pezzo che sembrava ormai perduto. Karsdorp, dopo Bruno Peres, è l'esempio del momento. La gestione del turn over del tecnico romanista è praticamente perfetta.
Poi, si vedono sprazzi di Pellegrini. 'Quel' Pellegrini, per intenderci e non quello spento a cavallo dei due campionati. E in proporzione a quello che sta facendo in campo, investo volentieri due parole su Spinazzola, l'arma non convenzionale di Paulo, in grado di far saltare qualsiasi sistema difensivo in virtù di quella capacità di correre e dribblare difficilmente riconoscibile altrove. Insomma, le cose stanno andando bene, ma attenzione: non può essere la vittoria con la pallidissima Fiorentina a far impennare l'entusiasmo. Anzi, facciamo finta di niente e guardiamo alla prossima partita a Marassi col Genoa, una trasferta tradizionalmente non semplice per la Roma. Perchè è così che si ragiona, un pezzo per volta, in una stagione così strana e complessa nella quale tutto può succedere.