Daniele Pradè, Bruno Conti e Giampaolo Montali. Professione: dirigenti della Roma. Uniti, mai. Quando c'è Montali, mancano gli altri due e viceversa. E' successo anche ad Atene, dove si è disputata l'ultima amichevole pre-campionato della squadra prima della Supercoppa. Presente per l'occasione soltanto Montali. Assenti gli altri due, che oltretutto non erano concordi con l'organizzazione di quest'amichevole. Infatti Ranieri nello scorso fine campionato ha chiesto alla società pochi incontri e piccoli spostamenti durante la preparazione, ma di contro ha ricevuto tre viaggi per l'Europa (Parigi, Valencia ed Atene), per un totale di diecimila chilometri effettuati, e sei amichevoli in quattordici giorni.

Montali, al momento, sembra sempre più un corpo estraneo. Nonostante la dichiarazione di rito 'Lavoriamo tutti per il bene della Roma', espressa più volte dai tre dirigenti, fra di loro i rapporti non sono ottimali. Addirittura, prima della partenza per il ritiro estivo, si era sparsa la voce di un Bruno Conti in procinto di dimettersi, poichè l'arrivo dell'ex ct di pallavolo non rendeva più chiare le sue mansioni.

Rosella Sensi, in qualità di presidente, deve assolutamente al più presto chiarire la questione. Una società non unita può creare profondi disagi alla squadra, e la disfatta di Atene è da considerarsi il primo campanello d'allarme, assolutamente da non sottovalutare. Urge, dunque, un segnale forte dall'alto, onde evitare di perdere subito terreno in campionato. Un colloquio, un confronto, per dirsi tutto in faccia ed evitare ulteriori dissidi. Dicono bene Montali, Pradè e Conti: 'Lavoriamo tutti per il bene della Roma'. Uniti, però, si può fare sempre meglio.