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    Romamania: Diawara-Villar non è una coppia di centrocampo, Mourinho ha una nuova missione. Se no  a gennaio...

    Romamania: Diawara-Villar non è una coppia di centrocampo, Mourinho ha una nuova missione. Se no a gennaio...

    Dice Mou, ovviamente scherzando, che ogni giorno va a San Pietro per pregare che nessuno si faccia male. E', ovviamente, un modo per sdrammatizzare il tema della rosa corta o, in ogni caso, non così folta da garantire ricambi adeguati. La prova si è avuta nella sbornia con il Cska Sofia, analizzando la prestazione di Diawara e Villar che, evidentemente, non sono una coppia di centrocampo. O perlomeno sono assai lontani dall'esserlo. Normale. Hanno così pochi minuti nel serbatoio. E, se Villar ha già dimostrato eccellenti qualità durante la gestione Fonseca, Diawara solo a sprazzi ha soddisfatto le aspettative di chi lo ha allenato, a Roma e nelle precedenti esperienze.

    Dopo aver messo insieme soltanto vittorie, una delle Grandi Sfide che attende Mourinho è proprio quella di rendere 'commestibili' non solo le prime schiere di riserva, ma anche i giovinotti trigoriani che sprizzano talento e indotti dalle esigenze del club a crescere in fretta. Se Cristante e Veretout – una grande vittoria di Mou, questa - formano quella coppia che in passato non è mai sembrata granché coppia, c'è la prioritaria necessità di tirare su alternative spendibili e 'dense'. Perché se il centrocampo della Roma è andato in difficoltà con il modestissimo Cska, figuriamoci cosa potrebbe succede con squadre di ben altra stazza.

    Dunque, ben venga la 'palestra' mourinhana e ben vengano anche i segnali ruvidi come quello di ieri quando, non contento evidentemente, Mourinho ha deciso di cambiare il blocco Villar-Diawara dopo 11 minuti del secondo tempo. Un modo per sollecitare i ragazzi a dare il meglio e a crescere rapidamente di livello. Sennò a gennaio si vedrà il da farsi. Non c'è questo tipo di emergenza, invece, in difesa nel reparto centrale mentre sulle corsie esterne se Karsdorp è difficilmente sostituibile ma le soluzioni di scorta ci sono, ben venga l'impennata di Calafiori, con il Cska protagonista dell'accelerazione che ha materializzato il bis di Pellegrini.

    A proposito. Non sono mai stato tenero nei confronti di questo giocatore dal talento indiscutibile e numeri di scuola sopraffina, ma protagonista di continui alti e bassi, certo non dipendenti solo da lui. Ora, con Mourinho che lo ha elevato a leader indiscusso della squadra e se lo coccola, Pellegrini ha risposto come meglio non si potrebbe e questo significa che, per rendere, questo giocatore ha bisogno di sentirsi considerato e coccolato anche pubblicamente. Il che non è un male, anzi, in un calcio che fa fatica a far corrispondere identità e rapporto con la gente, non può che piacermi il fatto che Mou abbia deciso di issarlo a mo' di bandiera di una Roma che piace e fa sognare.

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