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    Romamania: Destro, non è giusto

    Romamania: Destro, non è giusto

    Confermate le tre giornate di squalifica a Destro. Giustizia è fatta secondo qualcuno. Ma il regolamento in vigore dice (diceva?) il contrario. Infatti la prova tv dovrebbe essere applicabile soltanto in caso di azione non vista e di conseguenza non giudicata dall'arbitro. Tutto il contrario di quanto accaduto in Cagliari-Roma, dove Massa ha visto e giudicato l'azione. Ma purtroppo per lui, male. Come gli sarà accaduto tante volte in precedenza e come succede a tutti i suoi colleghi.

    Tutta la differenza del mondo la fanno quelle due e-mail inviate dallo stesso direttore di gara al giudice sportivo nelle quali afferma di non aver visto la manata di Destro e di aver sanzionato un 'fallo semplice' su Astori. Queste parole hanno creato una nuova giurisprudenza ed anche in sede di ricorso è stata confermata la sanzione.

    Tuttavia, in base a quanto è accaduto nell'ultima settimana, allora si sarebbe potuta applicare la 'prova tv' anche per altri episodi 'giudicati male' dalla 'sestina' arbitrale. E ce ne sono. Ad esempio in Chievo-Juventus e in Torino-Juventus, dove i rispettivi guardalineee hanno - nell'arco di sette giorni - prima annullato un gol regolare ai veronesi e poi assegnato una rete irregolare ai bianconeri. Oppure in Juventus-Torino o in Juventus-Parma, partite nelle quali gli arbitri hanno giudicato regolari (sbagliando) i contatti in area juventina.

    Inoltre, il giudice sportivo dovrebbe prendere in esame tutti gli episodi di violenza passibili di 'prova tv' e non soltanto 'un campione' tra quelli mandati in onda la domenica sera. Questa discrezionalità di giudizio, questa giustizia 'a campione' sta uccidendo un calcio sempre più infangato da polemiche. Eppure occorrerebbe poco per riaccendere la passione nei tifosi (e più in generale in tutti i cittadini): norme chiare, estensibili per tutti i casi e certezza della pena. E' così difficile?

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