‘Attenta Roma, De Rossi può andare al Chelsea’. Apre così oggi La Gazzetta dello Sport. Una notizia brutta, perché Daniele è un figlio della Lupa e un suo addio dalla capitale sarebbe un fatto storico. All’idea, la piazza si divide. Addirittura molti vedrebbero di buon occhio una sua partenza come se parte di quei dodici milioni offerti dai Blues finisse nelle proprie tasche. Invece andrebbero semplicemente a colmare le casse societarie in rosso, in attesa dell’aumento di capitale di fine esercizio.

La società deve confermare De Rossi per continuare a pensare in grande. Una sua partenza, al contrario, rappresenterebbe un ossimoro con i presupposti di vertice esposti da Pallotta e Baldini negli ultimi tempi. E’ stato lui a segnare il gol che avrebbe potuto rappresentare lo scudetto contro l’Inter nel 2010 e negli ultimi anni, condizionato dalla pubalgia, pur non brillando come nel passato, ha sempre dimostrato di essere migliore rispetto agli altri in rosa.

Prendete ad esempio quest’anno Tachtsidis. Qualcuno ha avuto la presunzione di voler dimostrare che il greco preso dal Verona in serie B fosse più utile del campione del Mondo e del vice campione d’Europa (nel secondo caso parliamo di appena un estate fa). Ora il 'Taxi' è finito nel dimenticatoio, insieme a Zeman. Nel frattempo, le brutte prestazioni di De Rossi sono state ingigantite da alcuni organi locali, che hanno il potere di invertire il pensiero di molti tifosi.

Guarda caso allo stesso modo è passata sotto silenzio la partita superlativa di poche settimane fa di San Siro contro l’Inter, che ha permesso alla squadra giallorossa di accedere in finale di Coppa Italia, concedendo alla società una possibilità di tornare a vincere a distanza di cinque anni. ‘Se un giorno lasciassi la Roma sarei il primo a comunicarlo’, le parole di Daniele della scorsa estate. Per ora ancora non ha detto nulla. Per questo motivo sono sicuro che terminerà la carriera con noi e tornerà presto a sorridere.