Romamania:| De Rossi, l'ultima bandiera
De Rossi ha scelto la Roma. Non oggi. Non sei mesi fa. Ma ventinove anni fa, all'atto della sua nascita, come oggi ha ricordato in conferenza stampa. Il capitolo è chiuso e al contempo è sempre aperto. Perchè il City, come il Real Madrid e il Manchester United, recapiteranno offerte alla Roma anche in futuro, nessuno glielo potrà proibire. Tuttavia basta con i patemi d'animo, perchè la Roma - finchè sarà questo tipo di Roma - risponderà sempre di no, e il centrocampista potrà coltivare sogni di scudetto e di Champions giocando con la sua squadra del cuore. 'Decide la società', ha correttamente precisato De Rossi riguardo risposte da dare ad offerte di altri club. Ma da Trigoria (e da Boston, soprattutto) hanno già scelto. Rimarrà nel presente e nel futuro.
Una risposta già espressa domenica per voce dello speaker dell'Olimpico. Calciatore e proprietà concordi nel proseguire il cammino insieme. Tra cuore e lavoro, Daniele ha scelto il cuore e il lavoro, perchè il prossimo campionato può dare nuove soddisfazioni. Destro e Balzaretti sono da considerare i migliori colpi del mercato estivo italiano, ma per ambire alla qualificazione alla prossima Champions League occorrono altri due acquisti: un centrale e un esterno destro. De Rossi infatti vale dieci milioni all'anno come centrocampista, sarebbe inopportuno sacrificarlo all'occorrenza in difesa ed aprire un buco in mediana. E allo stesso modo sarebbe ingiusto caricare di responsabilità Marquinhos e Romagnoli, che in due non fanno l'età di Totti.
Nelle rose di vertice, il terzo centrale gioca più o meno le stesse partite dei due 'titolari'. Occorre uno pronto, in dieci giorni è possibile trovarlo. L'altra spina è la fascia destra. Dodò è appena convalescente, quindi un ipotetico discorso circa l'utilizzo di Balzaretti a destra e il brasiliano a sinistra per ora decade. Inoltre, Piris ancora si deve ambientare e uno migliore di Taddei da qualche parte si può scovare. Con due acquisti azzeccati, la Roma può arrivare tra le prime tre. Altrimenti il punto interrogativo, il fato sarà una variabile preponderante anche nella prossima stagione ed ai massimi livelli quasi sempre ti gira le spalle.