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    Romamania: da Hummels a Paredes, Ranieri ha trovato i rinforzi senza mercato

    Romamania: da Hummels a Paredes, Ranieri ha trovato i rinforzi senza mercato

    • Alessandro Austini
    Di tutto si può accusare la Roma di Friedkin tranne di non spendere i soldi. Il conto delle risorse investite dall'acquisto della società in poi ha superato il miliardo, ma spesso è mancata la capacità di saper utilizzare con logica questa massa di denaro immessa nel club e, soprattutto, di costruire una rosa di giocatori che costituisca un patrimonio. Non ci è riuscito Mourinho, perché in realtà non è mai stato un suo obiettivo in nessuna squadra che ha allenato, De Rossi voleva provarci ma ha avuto troppo poco tempo a disposizione per farlo, Juric si è dimostrato non all'altezza della sfida e adesso è il turno di Ranieri.

    Le sue prime mosse, che comprendono scelte per nulla banali, si stanno rivelando giuste. Senza dover aspettare la riapertura del calciomercato, nel giro di quattro partite il tecnico ha rilanciato e inserito nel suo mosaico giocatori che possono trasformarsi in nuove certezze. Hummels e Paredes, bocciati da Juric, sono stati tra i migliori nelle ultime uscite, aggiungendo carisma, personalità e fisicità che in momenti di crisi come quello attraversato dalla Roma diventano caratteristiche essenziali. Konè è l'altro punto fermo del centrocampo di Ranieri, preferito senza troppi indugi a Cristante e Pellegrini e sempre più dominante nelle due fasi. In un'estate piena di errori, l'acquisto del francese a un prezzo accettabile si sta dimostrando un grande affare.

    Dalla vittoria col Lecce in poi sarà difficile tenere ancora fuori Pisilli, che non è solo il ragazzo umile e pulito coccolato da tutti, ma un giocatore pronto per fare il titolare in Serie A e aggiungere quel numero di gol di cui la Roma ha tanto bisogno. Il recuperato Saelemaekers è l'altro protagonista della possibile svolta, con la sua capacità di muoversi con intelligenza in campo e pensare sempre alla giocata giusta. Adesso spetta a Ranieri trovare la quadra giusta che permetta a questi cinque giocatori di convivere in campo. Ma pure di trovare un modo per sfruttare maggiormente la qualità di Dybala, rinvigorire Dovbyk e ritrovare in qualche modo il contributo di Pellegrini e Cristante che rappresentano in ogni caso delle risorse.

    La "pausa" imposta al capitano è la decisione più delicata presa sin qui da Ranieri ma prima o poi un modo per riattaccare alla spina andrà trovato, perché neppure Pellegrini può aver dimenticato come si gioca a calcio. Nel sabato di sollievo vissuto all'Olimpico c'è da apprezzare anche l'inedita disponibilità di Ryan Friedkin a presentarsi allo stadio e accettare di prendersi i primi meritati fischi dal vivo. Inevitabili per i troppi errori commessi e in qualche modo necessari per provare a trarne un insegnamento e iniziare finalmente a costruire un club più strutturato e funzionale.
     

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