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    Romamania: condannati a stravincere

    Romamania: condannati a stravincere

    La Roma impatta a Torino, rallenta dopo dieci vittorie consecutive, ma fornisce un'altra prova rassicurante ai suoi tifosi. Questa squadra ha tutto per rimanere in testa fino alla fine. La prova è nella reazione della squadra dopo il gol di Cerci. Nell'ultima mezz'ora di partita gli uomini di Rudi Garcia sono stati in grado di esercitare una pressione continua sui granata e poco importa se il gol vittoria non è arrivato, perchè l'ennesimo segnale di forza è stato dato e la classifica è chiara: Roma 31, Juventus e Napoli 28. Nelle prossime giornate sono in programma due partite casalinghe abbordabili contro Sassuolo e Cagliari. Due passeggiate con questa personalità. La corsa irresistibile può ricominciare.

    Della serata di ieri, però, c'è da segnalare anche il pessimo arbitraggio di Banti: la Roma infatti si lamenta a ragione del mancato rigore assegnato su Pjanic, che si somma ad alcune direzioni felici per le due inseguitrici Juventus e Napoli. Infatti a tarpare l'entusiasmo di molti romanisti è sopratutto il notare come nonostante i 31 punti raccolti su 33 ('punti veri' per usare un'espressione utilizzata da De Sanctis), Juventus e Napoli siano distanti soltanto tre lunghezze e non per meriti propri.

    Infatti, come riporta uno studio di Panorama, nella speciale classifica corretta dagli errori arbitrali la Roma sarebbe dovuta restare a punteggio pieno con nove punti di distacco su Juventus e Fiorentina. Il Napoli lo troviamo addirittura a 20, a tredici lunghezze dal primato. Alla Roma adesso non interessa la buffa legge della compensazione nè cerca aiuti nelle prossime partite. Vuole il suo, ma la sensazione è che per vincere questo scudetto non basteranno i soliti 80-85 punti, ma molti di più. Dovrà dunque stravincerlo. Come già accaduto nel 1942, nel 1983 e nel 2001. E' ingiusto, ma è la storia. E la Roma è pronta a scriverla.

     

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