La nuova Roma s'ha da fare. In due mesi è stata rivoluzionata la dirigenza, cambiato l'allenatore e fissate nuove regole interne. Tra dieci giorni arriverà il Presidente e verranno annunciati i nuovi acquisti. Tutti forti, giovani e desiderosi di giocare in giallorosso. Occorre la giusta dose di fame e qualità. E di disciplina. Quella, tanta. Basta trascorrere il ritiro e la vita giocando a poker o alle slot machine, ad esempio. Stiamo parlando di giochi d'azzardo legali, per carità: però magari meglio un libro o una pizza con gli amici, come recita un fortunato spot di Sky. La mente deve essere sgombra per il bene della squadra. Per la cavalcata verso il successo.

Parlavamo di facce nuove. Quelle del campo. Si è chiuso per Bojan, si è riscattato Borriello (forse andrà via), ora si punta Viviano, Alvarez e Clichy. Attenzione a quest'ultimo. Dall'Inghilterra arrivano voci strane. Il francese preferirebbe il Liverpool, che tra l'altro offre meno cash all'Arsenal rispetto alla Roma. Siccome tali indiscrezioni devono essere prese con le molle, consiglio a Sabatini una bella chiacchierata con lo stesso Clichy. Se il terzino non è convinto in fondo, 'tante belle cose'. Questa società ha vissuto per anni a contatto con giocatori tristi, viziati ed insoddisfatti. I risultati si sono visti: alle dichiarazioni di amore e d'impegno sono prevalsi i fatti inconfutabili di deconcentrazione e scarsa lucidità. A tali condizioni, Clichy non serve. Si vada a cercare altro.

Uno che a Roma invece non vede l'ora di arrivare è Javier Pastore. La strategia è chiara: l'argentino è la ciliegina sulla torta, non una priorità. Sarà l'ultimo acquisto. Sulle colonne odierne de 'Il Messaggero' si legge di una telefonata tra Sabatini e lo stesso Flaco. Le parole del ds: 'Tranquillo Javier, gioca la Copa America, poi vieni da noi'. Zamparini si rassegni: altro che 50 milioni, ne basteranno la metà. Sempre che il ragazzo non faccia sfaceli nel prossimo mese... mi raccomando.