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Romamania: Castan o non Castan? Questo è il dilemma
Proprio Luciano Spalletti aveva deciso di dargli una chance nella sua prima uscita, un Roma-Hellas Verona finito in disgrazia anche a causa di un intervento scellerato dell'ex Corinthians che provocò il rigore del definitivo 1-1. Da lì in poi, del brasiliano si erano praticamente perse le tracce: tanta panchina, pochissimo campo. Dopo l'amichevole con gli egiziani, Spalletti è tornato a parlare di Castan: "Ha fatto bene, anzi, benissimo. Nel secondo tempo si è trovato a giocare in campo aperto ed è riuscito a pulire diverse situazioni". Parole di circostanza o un'investitura? E' uno dei tanti dubbi che dovrà risolvere la dirigenza romanista, a metà tra la tentazione di aspettare ancora un difensore che, prima del cavernoma diagnosticato nell'estate del 2014, sembrava poter recitare un ruolo da protagonista in Italia, e l'idea di scaricarlo: se a gennaio si era parlato a lungo dell'opzione del prestito, un addio nei prossimi mesi sarebbe certamente a titolo definitivo. "Per me è un nuovo inizio - ha detto Castan - e sono felice di aver giocato tutta la gara. Sento che posso tornare al mio livello e giocare al top. Ringrazio Spalletti, ho lottato e aspettato tanto per arrivare a giocare 90 minuti e le sue parole mi rendono contento". Ora la Roma ci pensa, magari senza volersi sbilanciare: un Castan ancora in rosa, da quarto centrale e uomo spogliatoio, potrebbe tornare utile a una squadra che rimane comunque a caccia di un difensore di livello da inserire.